La nostra strategia
La rete “Insieme contro le violazioni dell’integrità” è una rete nazionale multilingue (t/f/i). Tutte le regioni linguistiche hanno la stessa base con la Carta, ma funzionano in modo autonomo. Le associazioni multilingue possono decidere a quale regione linguistica partecipare.
Per raggiungere l’obiettivo di cui sopra, non tutto deve essere reinventato. Vogliamo seguire un percorso che riconosca e costruisca sugli sforzi già fatti dalle Chiese e dalle organizzazioni nel trattare le violazioni dell’integrità. La strategia tiene anche conto della diversità degli attori coinvolti. Alla base della nostra strategia abbiamo la Carta con i suoi principi fondamentali, , la conferenza di annuale e l’assistenza reciproca.
Obiettivo principale
La Carta
Firmando la Carta le federazioni professionali ed ecclesiastiche si impegnano a integrare al loro interno i principi fondamentali in essa enunciati e concreti elementi della gestione dei rischi e delle crisi. Lo sviluppo concreto di questi elementi avviene a livello individuale ed è responsabilità delle singole federazioni.
Conferenza
L’elemento centrale degli sforzi congiunti di prevenzione è una conferenza annuale/biennale che serve a offrire corsi di perfezionamento e a fare il punto della situazione. I comportamenti che violano l’integrità vanno affrontati regolarmente in modo da integrarle nella cultura di ogni istituzione. Firmare unicamente una Carta non può essere sufficiente.
Lo scopo di questa conferenza è quello di far incontrare i responsabili delle federazioni associate. Queste persone dovrebbero appartenere all’organo direttivo di una federazione. La prevenzione istituzionale e l’intervento coordinato in caso di crisi possono essere ancorati solo se sono di competenza dei comitati direttivi.
Lo scopo della conferenza è:
- Formazione e impulsi da parte di esperti
- Scambio di know-how ed esperienze
- Rendicontazione reciproca
Prima della conferenza: presa di visione dei documenti di una federazione partner. Possibilità di dare un feedback.
Durante la conferenza (60′): Scambio in gruppi di due/tre. Raccolta di feedback. Sulla base dei feedback e delle lacune identificate o del potenziale inutilizzato, ogni federazione definisce gli obiettivi che vuole raggiungere entro la prossima conferenza.
Dopo la conferenza: lavoro sugli obiettivi concreti per la propria federazione.
Non è prevista l’asegnazione di alcuna certificazione o label. Ciò comporterebbe una verifica che richiede molto tempo e un alto dispendio di risorse.
In che misura un’organizzazione potrà essere esclusa andrà chiarita con tutti i firmatari. Il gruppo di lavoro raccomanda di definire una procedura a più fasi con la possibilità di esclusione.
Assistenza reciproca
Inoltre, le misure coordinate offrono molte opportunità di assistenza reciproca:
- Mettendo a disposizione come bozze i documenti e le strategie di base (per esempio la stesura di un codice di condotta) che possono essere adattate individualmente.
- Segnalando offerte (per esempio formazioni) che possono essere utilizzate anche da altre federazioni. Scambio di esperti per la formazione, ecc.
- Utilizzando piattaforme e strumenti comuni (app, sito web, ecc.).
- Condividendo le risorse ad alto costo di uffici esterni specializzati.
- Ecc.
Ulteriori aspetti
Finanziamento
La partecipazione alla rete “Insieme contro le violazioni dell’integrità” non comporta costi diretti per le federazioni. Il lavoro di coordinamento è fatto dall’AES. La conferenza annuale/biennale sarà coperta dal contributo dei partecipanti. Non ci sono piani per fondare un’associazione separata. Se in futuro dovessero essere introdotte misure di vasta portata che generano costi (ad esempio un ufficio di comunicazione delle denunce), i membri della rete dovranno decidere in merito al finanziamento.
Ulteriori riflessioni sulla strategia
- Prevenzione istituzionale: abusi e violazioni dell’integrità sono solitamente commesse da singoli individui. Tuttavia, come leader abbiamo la responsabilità di definire stabilire atteggiamenti e standard concreti riguardo ai comportamenti che violano l’integrità all’interno delle nostre organizzazioni, in modo da evitare, per quanto possibile, che abusi o violazioni dell’integrità avvengano. Le varie misure che un’istituzione deve adottare per raggiungere questo obiettivo sono chiamate prevenzione istituzionale. Il progetto prevede la messa in rete di attori a livello di federazioni ecclesiali e professionali.
- Atteggiamento di base condiviso: l’impegno congiunto richiede un atteggiamento di base condiviso che tutti i partecipanti si impegnano a rispettare con la firma della Carta.
- Responsabilità: la responsabilità per le persone è sempre del rispettivo organizzatore di eventi o delle persone responsabili dell’istituzione. Gli sforzi congiunti dovrebbero rafforzare e non indebolire il senso di responsabilità di questi attori. L’esperienza dimostra che nel campo della prevenzione i certificati possono portare a un falso senso di sicurezza, perché la semplica firma apposta su un documento non basta a proteggere le persone dagli abusi. La responsabilità in materia di prevenzione è di competenza delle federazioni ed è delegata alle Chiese locali e alle istituzioni di natura cristiana. Ci sforziamo quindi di trovare una soluzione in cui le singole federazioni siano prese sul serio come attori responsabili.
- Misure individuali: in occasione di un campo per bambini, in una casa famiglia di un’istituzione sociale o in un culto per bambini sorgono questioni molto diverse tra loro per quanto riguarda la prevenzione. Gli sforzi congiunti non possono quindi essere a livello di attuazione concreta (norme di comportamento). Le analisi dei rischi e le misure efficaci vanno personalizzate. Gli sforzi congiunti devono quindi essere a livello di scambio, di prevenzione strutturale, di atteggiamenti o di formazione continua.
- Struttura snella: nessuna delle persone coinvolte in questo progetto possiede le risorse per creare un ufficio specializzato o di certificazione professionale. Mettendo in rete le nostre risorse vogliamo aiutarci reciprocamente a raggiungere un approccio professionale nei confronti dei comportamenti che violano l’integrità. La responsabilità rimane quindi delle federazioni ecclesiastiche e professionali e delle istituzioni affiliate. In questo modo, l’obiettivo può essere raggiunto con le risorse disponibili.
Ruoli
Le associazioni professionali ed ecclesiastiche partecipanti sono denominate “firmatari”. La rete “Insieme contro le violazioni dell’integrità” non costituisce un’associazione a sé stante, ma esiste come gruppo di lavoro presso l’organizzazione ombrello nazionale SEA-REA. L’Alleanza coordina gli sforzi congiunti della rete. Il potere decisionale spetta al comitato, composto da rappresentanti di diverse regioni linguistiche (t/f/i) e da varie associazioni ecclesiastiche e professionali. La partecipazione al comitato è aperta ai rappresentanti di tutte le associazioni firmatarie.
Al momento non è prevista la partecipazione di singole organizzazioni. In un secondo momento è ipotizzabile un’apertura.
L’attuazione concettuale e concreta della Carta è di competenza delle associazioni partecipanti rispettivamente dei rispettivi comitati direttivi.