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La Carta
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La Carta

«Guardiamo e agiamo! Non tolleriamo alcun abuso sessuale, abuso di potere né altre forme di violazione dell’integrità.»

Carta della rete «Insieme contro le violazioni dell’integrità» – gruppo di lavoro di AES-RES. La prima firma è avvenuta il 6 dicembre 2022.

Principi fondamentali

Ci impegniamo a rispettare i seguenti principi:

Chiese e organizzazioni di natura cristiana sono comunità fondate sulla grazia. Sono un luogo dove le persone si sentono al sicuro, in un clima di fiducia, e dove sono protette da ogni forma di violazione dell’integrità e da abusi. Viene applicata una politica di tolleranza zero nei confronti di violazioni dell’integrità o di abusi sessuali. Nelle varie chiese e organizzazioni la prevenzione di violazioni dell’integrità e di abusi sessuali ha già un’alta priorità e viene attuata per mezzo di varie misure. È tuttavia necessario intensificare ulteriormente il lavoro di prevenzione svolto finora e l’attenzione prestata per evitare violazioni dell’integrità. Abbiamo basato il nostro lavoro sulle dichiarazioni dell’OMS sull’integrità fisica dell’essere umano, sulla Carta per la prevenzione nel campo della disabilità e sul documento di base della CRS (Chiesa Riformata Svizzera).

Le Chiese evangeliche libere, le associazioni e le organizzazioni firmatarie si impegnano a rispettare i seguenti principi per la prevenzione degli abusi sessuali, degli abusi di potere e altre forme di violazione dell’integrità. Questi principi valgono per tutte le persone che operano nelle nostre chiese o organizzazioni e per le persone prese a carico nell’ambito dei programmi da noi offerti (di seguito denominate partecipanti).

Prevenzione

  1. Ogni nostra chiesa e organizzazione dispone di programmi, strategie e piani d’intervento per la prevenzione di abusi sessuali, abusi di potere e altre forme di violazione dell’integrità.
  2. Le chiese e le organizzazioni cristiani, così come i gruppi di lavoro dell’AES firmatari si impegnano, nell’ambito di una conferenza annuale, a mantenere elevata la sensibilità necessaria e ad approfondire le proprie conoscenze. Le strategie e i piani d’intervento vanno annualmente rivisti e migliorati. Durante questa conferenza svogliamo corsi di perfezionamento sul tema degli “abusi sessuali, abusi di potere e altre forme di violazione dell’integrità” che offriamo anche a tutti i volontari impiegati nelle nostre chiese e organizzazioni. La partecipazione alla conferenza è obbligatoria.
  3. Nelle nostre chiese e organizzazioni esiste un ufficio interno ben accessibile di comunicazione delle denunce con un interlocutore qualificato in materia e facilmente reperibile, il cui compito (quale parte del programma di prevenzione) è noto ai collaboratori, ai partecipanti nonché ai loro famigliari. L’ufficio interno di comunicazione collabora con uffici esterni di comunicazione delle denunce e con la task force interna per la gestione delle crisi. Inoltre, tutte le persone hanno la possibilità di rivolgersi direttamente a un ufficio esterno di comunicazione delle denunce. Questo ufficio è noto ai collaboratori, ai partecipanti nonché ai loro famigliari.

Intervento in caso di crisi

  1. La procedura da seguire in caso di sospetto o di abuso sessuale accertato è regolamentata dalla strategia di intervento in caso di crisi ed è nota a tutti i collaboratori (dipendenti e volontari), ai partecipanti e ai loro famigliari. Le decisioni vengono prese a livello regionale da una task force interna, con il supporto imparziale esterno di esperti di comprovata esperienza. Ogni caso sospetto è trattato (politica di tolleranza zero). Casi di rilevanza penale vanno presi a carico dalle autorità competenti.
  2. La procedura da seguire in caso di sospetta manipolazione emotiva/spirituale o di abuso di potere è regolamentata dalla strategia d’intervento in caso di crisi e le persone di contatto sono note a tutti i collaboratori (dipendenti e volontari), ai partecipanti e ai loro famigliari. Le decisioni in merito vengono prese a livello regionale da una task force interna, con il supporto di esperti esterni e non coinvolti.

Ruolo chiave dei collaboratori

  1. Per il reclutamento e la selezione del personale raccomandiamo un’attenzione e una vigilanza particolarmente rigorose. La presentazione di un estratto del casellario giudiziale specifico per privati e/o di un estratto del casellario giudiziale per privati¹ è indispensabile per l’assunzione di collaboratori che sono a contatto diretto con bambini, giovani o persone con particolare necessità di sostegno.
  2. I datori di lavoro verificano i certificati con attenzione e richiedono prima dell’assunzione delle referenze con informazioni anche sulla gestione della vicinanza e distanza².
  3. Al momento dell’assunzione i nuovi collaboratori firmano una dichiarazione personale in cui si impegnano a una gestione chiara, attenta e trasparente della vicinanza e distanza e di situazioni sensibili nella quotidianità. Si impegnano inoltre a prendere parte attivamente alla politica di tolleranza zero riguardo la violenza. Per le aree che comportano potenziali situazioni a rischio (aree a rischio), vengono redatte dichiarazioni d’impegno specifiche. I collaboratori riconoscono il programma di prevenzione come parte integrante del contratto di lavoro.
  4. Nelle nostre istituzioni e organizzazioni viene portata avanti una cultura di vigilanza e di trasparenza. Interrompiamo i rapporti con collaboratori che si sottraggono o si oppongono a questa cultura.
  5. Rilasciamo certificati e attestazioni di impegni volontari veritieri e completi; lo stesso vale per le informazioni di referenza da noi fornite.
¹ Da gennaio 2015 ci sono due estratti: l’estratto per privati e l’estratto specifico per privati.
² Tenendo conto della proporzionalità fra impegni a tempo limitato ed il volontariato.

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Carta (PDF)

Firmatari
Questi sono gli attuali firmatari

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    Gruppo di lavoro
    «Insieme contro le violazioni dell’integrità»
    Via G. Cattori 11
    6600 Locarno
    info@fcelt.ch

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